*The other self *


Un bisogno irrefrenabileparte 4

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  1. Selene
     
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    "Con un movimento, inchiodò i miei polsi, continuando a stuzzicarmi con la lingua.
    Era così forte. Forse troppo.
    Mi uscì un suono strozzato mentre provai a divincolarmi.
    Inutile.

    Le sue labbra si piegarono in un ghigno. "Non puoi sfuggirmi".

    C'era forse una nota disperata nella sua voce?

    Il mio corpo sussultò quando sentii i suoi denti affondare sul mio collo.
    Un brivido così intenso mi percorse tutto il corpo, facendomi trasalire.
    Il mio corpo non era più sotto controllo.
    Una sensazione di piacere iniziò a diffondersi su ogni parte che lui, sapientemente,
    toccava, baciava, mordeva.
    Quando sentii di nuovo l'acqua calda su di me, emisi un gemito di piacere.
    Quando lasciò le sue labbra, seguirono la scia dell'acqua sul mio corpo,
    inarcai la schiena e mi avvicinai a lui inconsapevolmente.

    Lui se ne approfittò.

    Quando le sue mani lasciarono i miei polsi e si fermarono sulle mie natiche,
    mi ritrovai seduto sul suo grembo
    e ritrovai di nuovo le sue labbra premute sulle mie.


    Solo una cosa sapevo:lui aveva appena cominciato
    e la notte era lunga....


    * * * * *


    Quando al mattino mi svegliai. Il mio corpo era tutto indolenzito.
    Mi ritrovai su un letto enorme. I miei vestiti erano lì piegati.
    Una volta pronto, scesi al piano terra.
    Lui era lì, attorniato da due servitori.
    Giocava con un calice, facendolo passare tra le dita.


    "Ben svegliato. Haru"- Disse trapassandomi con lo sguardo.

    Il suo aspetto era impeccabile.

    "Hai avuto ciò che volevi".-Esclamai - "ora mantieni la parola."
    "Calma, calma".-Mi rispose con un ghigno-"Hai così tanta fretta di andare?".
    Chiese inarcando un sopracciglio con fare provocatorio.

    Non battei ciglio.
    Dopo qualche secondo, lui sospirò.

    "Comunque sia, ecco la tua acqua."

    Fece cenno ad uno dei servitori, che posò a terra quattro grandi brocche d'acqua.
    Era così limpida che vedevo il riflesso del palazzo.

    "Per il momento sei libero..."- Continuo, posò lo sguardo sui miei lividi.
    Mi si avvicinò e sussurrò con un tono così basso che solo io potevo sentire.

    "Ma sappi che continuerò a darti la caccia, ovunque tu vada. Perciò tieniti pronto."

    Sostenni il suo sguardo.

    "Lo farò."- Dichiarai.
    "Bene, allora..."-Ed allontanandosi aggiunse a voce alta:

    "ci vediamo alla prossima, Haru."

    Ed una risata che riecheggiava tra le mura
    accompagnò la mia uscita dal palazzo. "


    (FINE. )
     
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